mi ero annotato la data di inizio dicembre per poi puntualmente dimenticarmene, segni senili evidenti del tempo che avanza, il mio. per fortuna fra i frequentatori di questo blog c’è anche qualcuno che mi tira la giacca e mi rammenta uno degli appuntamenti più importanti dell’anno (grazie Sergio).
quarantanovesimo (49) disco in carriera per Caetano Veloso e terzo a chiudere una ipotetica trilogia iniziata con Cê nel 2006 e Zii e Zie nel 2009 assieme alla Banda Cê composta oramai stabilmente da Pedro Sa (chitarra elettrica e basso), Ricardo Dias Gomes (basso e Fender Rhodes) e Marcelo Callado (batteria) con la supervisione oramai necessaria di Moreno Veloso figlio prezioso di cotanto padre.
Abraçaço (Universal, 2012) è il titolo di questo disco. neologismo familiare con la quale Caetano chiude le proprie mail: una specie di rafforzativo caldo della parola abbraccio! ne scrivo mentre il disco continua a scorrere nelle mie orecchie come una assoluta novità. 11 canzoni, 9 autografe, una scritta e cantata assieme a Mauro Lima e una ultima carpita dal canzoniere di Rogério Duarte ed arrangiata da Moreno Veloso (Gayana: meravigliosa!). due doverose e necessarie premesse: chi scrive è fan e non potrà certo fornire un parere imparziale in proposito a qualsiasi canzone uscita dalla penna di Veloso e l’altra è che il disco sto iniziando ad ascoltarlo (e metabolizzarlo) solo ora.
la stessa meravigliosa voce cristallina che il tempo non pare scalfire, un talento melodico innato ed una elettricità che si scansa leggermente rispetto ai dischi precedenti. Caetano ha celebrato quest’anno i suoi 70 e assieme ad essi un equilibrio artistico inimitabile, lo stesso che tenta di racchiudere nei suoi dischi da qualche anno in bilico fra innovazione e tradizione. c’è spazio così per i ritmi della grande tradizione brasileira virati in elettricità e tensione. salta immediatamente all’orecchio per minutaggio e tensione emotiva (anche il titolo muove ancora qualche emozione, non c’è che dire) Um Comunista dedicata all’attivista bahiano Carlos Marighella ucciso dal regime durante la dittatura.
non andrei oltre sbilanciandomi sull’onda dell’entusiasmo, c’è talmente tanto da riascoltare e scoprire lentamente che non merita una qualsivoglia frettolosa recensione. diciamo che la lieta novella di un nuovo disco di Caetano è già quanto di meglio ci si possa attendere di questi tempi e valeva la pena di darne notizia appena giunta fresca di giornata.
pensare che oggi volevo scrivere d’altro…
buon ascolto
Caetano Veloso Abraçaço
….è sempre un piacere…..Grazie Borguez
beh prima della prevista fine di tutto ascoltare Caetano può fare solo bene 😉
grazie mille
Ecco, sorpresa delle sorprese. Non lo sapevo nemmeno, possibile? Il più bel regalo di Natale, grazie Borguez 🙂
Un abbraccio a tutti!
P.S.: ciao Cherotto! 😉