sono sinceramente sorpreso della prolificità di alcuni artisti (amati) che, anticipando i desideri di noi fedeli ascoltatori, realizzano progetti con una rapidità che sorpassa oltremodo le mie (le nostre) attese più celermente ottimistiche. John Zorn e Rob Mazurek, in questa categoria, sono in fuga solitaria da molto tempo: due fughe lungimiranti, febbrili, deliranti che è bene augurarsi non viaggino su due rette parallelle.
assieme a loro è un piacere privato aggiungere The Tiger Lillies: li avevo lasciati un anno addietro con il loro Woyzech pensandoli nel frattempo a riposo o meditabondi su nuovi progetti da realizzare, mentre in realtà pare che questo loro anno trascorso non abbia avuto un solo istante di sosta.
direi di più. pochi mesi prima del tour e del disco Woyzech i Tiger Lillies avevano collaborato con la fotografa statunitense Nan Goldin nella sonorizzazione dal vivo del suo celebre The Ballad of Sexual Dependency: una lunga suite in cui crude canzoni inanellate accompagnavano le immagini altrettanto dure che scorrevano sullo schermo sovrastante. non è difficile comprendere il perchè di tale sodalizio: la sfera più intima, fragile e lasciva di ogni individuo è il campo d’azione dove da tempo si muovono circospetti i due artisti. il disco uscì nel 2011 per la Misery Guts Music a testimoniare la registrazione integrale di una di queste performance dal vivo.
e così dopo The Ballad Of Sexual Dependency e il Woyzech i Tiger Lillies decidono di inaugurare l’anno affrontando uno dei capolavori della letteratura romantica inglese. The Rime of the Ancient Mariner fu pubblicato dal poeta inglese Samuel Taylor Coleridge sul finire del 1700 per narrare l’epica dell’uomo e del mare: i Tiger Lillies si sono tuffati a capofitto in questa avventura facendosi accompagnare da alcuni musicisti e portando in tour questa rappresentazione fatta di canzoni costruite sul testo del poema.
una scenografia da teatrino decadente, canzoni dolenti e il solito falsetto malato di Martyn Jacques sono accompagnati dalle narrazioni di Freddi Price; ne è nato un doppio cd uscito nella primavera scorsa per l’etichetta del gruppo.
ma come si diceva più sopra non ci sarebbe stata la sorpresa se l’anno dei Tiger Lillies si fosse fermato qui. loro infatti hanno deciso di buttarsi pure nel più classico dei classici sulla morte imperiale, quell’Hamlet di William Shakespeare che li ha visti calcare la scena assieme ad una compagnia teatrale per portare in tour l’opera. anche qui le canzoni a punteggiare il dramma reale danese, un doppio cd ancora.
non c’è trucco e non c’è inganno: le canzoni sono davvero originali, bellissime e viene da chiedersi quante ore duri la giornata dei Tiger Lillies.
il loro Brechtian Punk Cabaret (la definizione non è mia, ma è tanto bella) pare non aver pace, la loro febbrile voglia di cantare le splendide miserie umane inesauribile. in questi giorni sono ancora in tour, come se non bastasse. le grandi capitali europee con i loro teatri classici sono le loro mete predilette ma, sorpresa delle sorprese, sarà Bolzano (il 16 novembre 2012) ad ospitare l’unica data italiana in programma. avvisati quindi tutti coloro che vivono in quello spigolo italiano e chi vorrà arrampicarsi fin lassù.
dovrei chiudere qui l’aggiornamento sulle peripezie dei Tiger Lillies ma le sorprese paiono non essere finite: il 22 luglio scorso i tre erano a Varsavia per sonorizzare dal vivo il celeberrimo e orrifico muto The Cabinet Of Dr.Caligari di Robert Wiene (1920) e queste immagini non mentono…
non sorprenderebbe l’arrivo imminente di un nuovo disco.
il fan e l’ascoltatore appassionato ringrazia gli artisti per il loro spendersi senza misura e risparmio, di questi tempi è quanto mai apprezzato.
che lo spettacolo vada ad incominciare…
The Tiger Lillies & Nan Goldin The Ballad Of Sexual Dependency
The Tiger Lillies The Rime of the Ancient Mariner
The Tiger Lillies Hamlet
…che splendore!!
Mi stupisco anch’io della febbrile prolificità dei tiger lillies, ma da buon interpreti brechtiani non possono non far parte ed entrare di merito nell’autentico teatro dell’assurdo, passando per il teatro epico, li vedrei bene anche se mettessero in scena Aspettando Godot di Samuel Beckett o qualcosa di Harold Pinter o Pirandello,
Grazie borg per queste slendide gemme. Grazie di cuore.
grazie !
Grazie !
GRAZIE !
che splendore davvero.
così come è splendido che Costantino mandi missive dal ventre umido e rigoglioso del pianeta pensando a noi poveri occidentali soggiogati dal futuro.
colgo al volo la tua suggestione: anch’io stavo pensando a quale opera italiana potrebbero attingere i cari Tiger Lillies per rinnovare la loro infaticabile carriera.
mi torna ossessivo alla mente il nome di Gadda…. chissà!
ti abbraccio mio caro, salutami l’Africa ruggente!
a presto
…Carlo Emilio Gadda…Già.
Ottimo suggerimento e ottima intuizione caro borg. Il palazzo degli ori, fratelli, vedove, via merulana, quer pasticciaccio… coltelli e tradimenti, bulli, malavita e tradizioni ormai andate…
Giustissimo!! -“…E vidi rosso e giù menai…menai…menai!!
Miserie di noi poveri mortali…che tanto attraggono i Tiger Lillies…e a quanto pare anche noi due.
Anche questo non sarebbe male.
http://www.youtube.com/watch?v=gg6sC4Hp9X8
Bellissimi