allo scoccare delle ultime ore del 2010 ottempero pure io al riassunto annuale dei dischi che mi hanno fatto (più) compagnia rispetto ad altri. leccornie per il ludibrio di un paio d’orecchie sempre più arcigne ed esigenti, ma che sanno ancora cadere in deliquio per l’incanto epifanico della musica. mi sono forzato a sceglierne una decina quando avrebbero dovuto essere 10 volte tanto, ma si sa che l’esercizio consiste proprio in questo: condensare, restringere e scartare. e siccome durante l’anno sono stato assai diligente ed ho appuntato e raccontato via via i dischi che mi sono piaciuti, l’esercizio diviene più semplice scorrendo a ritroso le pagine del blog (quello vecchio) per compilare la famigerata playlist. l’ordine è casuale, un click sul titolo conduce all’ascolto e più sotto ci sono pure le parole che scrissi a tempo debito.
Marc Ribot Silent Movies
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Exploding Star Orchestra Stars Have Shapes
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Next Stop… Soweto Vol.3
Giants, Ministers and Makers: Jazz in South Africa 1963-1978
cd1 / cd2
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Sun Araw On Patrol
part1 / part2
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Omar Souleyman Jazeera Nights
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Shawn David McMillen Dead Friends
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Chicago Underground Duo Boca Negra
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Gil Scott-Heron I’m New Here
cd1 / cd2
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direi che è tutto, se non fosse che la novella che porta con sé questa fine d’anno è che il nuovo blog (questo) è riuscito a traslocare per intero il contenuto dell’altro. il colpo di mano lo si deve a Luca Sartoni che già una volta mi levò dagli impicci. ebbene lui è profondo conoscitore della rete, non di quella della quale stiamo usufruendo, ma dell’altra che si tende sotto a chi fa acrobazie e rischia di cadere. le mie peripezie hanno a che fare con profonde incapacità tecniche e tendenze malandrine: Luca, conoscendomi, si era riservato il silenzioso diritto di essere amministratore di quel blog (il vecchio) e di poter giungere al momento giusto a recuperare alle mie malefatte. naturalmente è divenuto mentore pure di questo nascente. di rinascita in rinascita non è escluso neppure che possa risorgere pure uabab, giusto per tener separata la pula dal grano, le parole e i pensieri dalle marachelle e dalle condivisioni musicali.
così saluto l’anno che se ne va e attendo il prossimo.
a presto
Ti auguro uno splendido 2011, borguez. Che sia pieno di soddisfazioni e soprattutto…di ottima musica come questa! 🙂
Un abbraccio!
ricambio con colpevole ritardo l’augurio. ma vale per tutto l’anno e non è mai tardi. riempiamolo vicendevolmente di buona musica.
un abbraccio a te
a presto
Ciao Borguez, ben ritrovato.
Peccando forse di imprudenza ed eleganza, ma nell’intento semplicemente di partecipare, mi prendo la briga di segnalarti i cinque o sei album che hanno segnato il mio 2010.
“San Patricio ” – Cooder e Chieftains; “He who travels far” – Hanggai; “Hands” (enorme) – Dave Holland e Pepe Habichuela; “Afrocubism”; “Kigali” – The Good Ones.
Più il postumo di Ali Farka con Toumani Diabaté e il disco di Chavela Vargas.
Ecco, questi sono gli ascolti che mi hanno maggiormente accompagnato nell’anno.
Un saluto, e grazie per tutto quello che fai.
apprezzo assai le tue scelte e ti confesso che alcuni di essi (non ti dico quali) hanno rischiato di finire nella mia playlist di fine anno.
ti scopro felicemente virato ai suoni roots del mondo, alle commistioni e alle espressioni popolari di questa vastità che chiamiamo terra: ti auguro di fare altrettanto e di più in questo 2011.
sappi che io ti seguo silenzioso: i tori non sono il mio forte ma mi incuriosiscono assai.
a presto