confesso di accogliere ogni nuova uscita discografica di Maria Bethânia con l’entusiasmo ventrale di un adolescente, una soddisfazione epidermica contagiosa ed una rinnovata infusione spirituale: e non credo di esagerare! i suoi dischi, da molti anni a questa parte, segnano il mio tempo e lo significano umilmente. mi emoziono sinceramente e per davvero: e ogni volta rinnovo l’enfasi di incontrarla nello splendore delle sue interpretazioni e in quella sua maestria che il tempo va ingigantendo!
alcuni suoi dischi sono appiccicati al mio privato inconfessabile (Mel, Ambar, Brasilerinho) e al mio sentire profondo. la sua voce, fra le poche femminili a sbaragliare la concorrenza maschile, ha un calore ed una profondità terapeutica: coniuga l’arte del narrare con il canto privato di una madre, un’afonia sensuale e l’esotismo di una lingua che ammalia. e a benedire tutto ciò una coerenza e una finissima qualità che 40 (e più) di carriera hanno reso iridescenti!
detto questo, mi domando e dico: cosa mai mi sento di esprimere di fronte all’uscita contemporanea di ben due dischi di Maria Bethânia? la notizia circolava in rete da un poco e io facevo il finto tonto per non eccedere in salivazione e scodinzolamenti, mantenendo una calma apparente. poi, ad un certo punto non c’è più stato nulla da fare e mi sono dovuto arrendere alla gioia e all’evidenza! si chiamano rispettivamente Encanteria e Tua e nascono sotto la medesima stella della Biscoito Fino, etichetta fortemente voluta e sostenuta dalla stessa cantante (a dire il vero il primo porta il vessillo produttivo della neonata Quitanda, ma di una branchia della casa madre pur sempre si tratta)! ma allora perchè due? e perché non un doppio? domande a cui non mi preme di rispondere e neppure dannarmi per sapere!
per chi ha dimistichezza con il portoghese brasiliano o (come me) si arrangia come può per comprendere sarà educativo ed eloquente il contenuto di questa intervista rilasciata per la presentazione dei due dischi: innanzitutto il pensiero rivolto a brani inediti sui quali potersi cimentare e poi una chiara ispirazione verso tre concetti basilari (altri la chiamano trinità) per il pensamento e la costituzione del proprio percorso artistico: amore, festa e devozione.
alla luce di questo non è difficile collocare Encanteria nella sempiterna esigenza di festa brasiliana: i ritmi nordestini, la samba de roda, la samba macumba e lo xote la fanno da padrone – Bahia con i suoi ritmi a sovrintedere ogni batucada. non è però assai facile scindere la festa bahiana dalla devozione verso le diverse e variopinte divinità (orishas) della cultura nera costituì la grande anima afroamericana: e allora ritmi, acusticità, infinita classe e una danza sottintesa e festeggiante. quando poi a raggiungere la nostra regina giungono due dolci (e teneri) barbari come Gilberto Gil e Caetano Veloso la Saudade Dela può avere inizio.
Tua è devoto all’amore, all’amata devozione per l’amore! Maria Bethânia non ha mai nascosto la fonte d’ispirazione che da sempre l’ha guidata nella scelta dei brani da interpretare: questo disco prende il titolo da un brano di Adriana Calcanhotto (talento ereditario della nostra) e di appartenenza e devozione amorosa si parla. disco più sottile questo, dal respiro internazionale e vocato alla canzone nella sua purezza. brani ai quali le interpretazioni di Bethânia sanno donare la capacità del volo e della sinuosa leggerezza: ho sempre creduto che poche siano le dive capaci di trasformare una composizione musicale in qualcosa di assai più trascendentale e ultraterreno, fra di loro vi è lei!
nell’attesa di coronare il mio sogno segreto di assistere ad un suo concerto e continuando ad invidiare chi ben sa che lo sto invidiando, mi godo questo inatteso duplice dono: scusandomi per la melassa zuccherosa che ho spalmato in queste righe (lo so, ma a me lei mi fa così) sono felice di poterlo condividere con chi, come me, è afflitto da medesima devozione.
mi sono imbattuto nella voce della bethania qualche anno fa (causa strambelli che fece in italiano un pezzo della calcanhotto) e devo confessarti che ha colpito molto anche me. ora amando molto i suoi armonici sopra un tappeto sonoro a basso tasso di bpm (e ad alto livello di saudade), mi consiglieresti ‘tua’ piuttosto che ‘encantaria’, giusto?
stavo pensando a come bpm sia l’anagramma di mpb, che sta comunemente per musica popular brasileira! pensieri frivoli, sia ben inteso.
a dire il vero non ti consiglerei uno piuttosto dell’altro: certo encantaria è più “ritmato” dell’altro, ma è anche assai più “bahiano” dell’altro: segretamente ti confesso che amo la parte verace di Maria Bethânia, quella nordestina e un poco stregona! dei due mi sarebbe forse bastato encantaria e sarei stato uomo felice: ma con “tua” si completa l’anima odierna di Maria Bethânia!
se proprio dovessi suggerire qualcosa ti direi di fare qualche passo indietro e tornare a Ambar, gemma assoluta della maturità raggiunta!
in ogni caso questi ultimi due sono entrambi a tua disposizione: mi piacerebbe fossi tu eventualmente a decidere, poi se vuoi mi farai sapere.
a presto
A mio parere sono splendidi entrambi 🙂
Così poco pubblicizzata in contesto europeo, ma credo sia una delle uscite chiave di quest’anno quasi trascorso. Inoltre per un pelo non è entrata nella mia top 15 😀
Grazie borguez per la melassa, quella mi va sempre bene 😉
diplomatica e saggiamente totalitaria: entrambi, certamente!
sono d’accordo sulla questione “uscita chiave” e in qualche modo sono curioso di sapere quali altri quindici hanno scalzato la mia “regina” dalla tua top 15!
sto scherzando naturalmente, ma la curiosità sulla tua playlist resta!
saprò attendere (mentre blandamente penso ad una mia possibile)
stay tuned
Deheh, la playlist è quasi pronta, aspetto gli ultimissimi giorni del 2009 per pubblicarla 😉 Maria Bethania è stata scalzata di pochissimo….e poi in fin dei conti è tutto un gioco, i suoi sono dischi talmente belli che non sfigurerebbero in alcuna classifica, anzi 🙂
Ciao ‘guru’ borguez, e buone feste 🙂
dunque attenderò gli ultimissimi giorni e magari mi faccio venire la voglia di esprimermi pur’io: mi sto concentrando sui dischi del decennio che va a finire e mi accorgo che la cosa mi assorbe più energie del previsto!
magari in questi giorni oziosi e digestivi mi verrà qualche allucinazione gastrica e la playlist dell’anno si comporrà come per incanto!
nel frattempo buone feste anche a te
p.s. quel guru spero stia come abbreviazione di auguri!!!!
avevate entrambi ragione! entrambi splendidi!!! (cioè sia voi due che i due dischi :D)
beh, allora il pezzo lo conosci, ma forse non così..
http://rapidshare.com/files/324897563/Patty_Pravo_-_Ambra.mp3