AfrObama

passata la sbornia generale giungo per ultimo ad annotare anche in questo luogo l’avvento di Barack Hussein Obama II a presidente eletto degli Stati Uniti d’America. non che ce lo si possa dimenticare, certo! non mi dilungherò in facili ottimismi o gratuite illusioni anche perché resto leggermente cinico e propendo pur sempre per la tesi del mio macellaio che insiste su di un concetto basilare e ben poco “aperto” che recita più o meno così… restano pur sempre americani! e in effetti!
ma una buona dose di speranza accompagna questa venuta e soprattutto la più lieta delle novità rappresentata dall’origine afroamericana del neo eletto. e credo che ad oggi questo sia il principale motivo per cui rallegrarsi. e questo l’aspetto che vorrei prendere in considerazione dopo aver scoperto l’esistenza un unified party anthem (non so quanto ufficiale) dal titolo alquanto esplicito….AFROBAMA!

e a leggere l’autore dell’operazione viene pure da dire…toh! chi si rivede!

quel Cody ChesnuTT desaparecido e indimenticabile factotum di uno degli esordi più fulminanti che il nuovo millennio racconti (The Headphone Masterpiece Ready Set Go – 2002).
eccolo qui alle prese con un purissimo afrobeat (doveroso omaggio al vero black president) innestato di chitarre funk e parole di Obama, cori femminili e liturgie di speranza. niente di trascendentale, niente che cambierà la storia della musica, ma il più pertinente saluto sonoro al neo presidente.
gli americani sanno fare anche questo e molto altro…come si diceva più sopra!
esempio ne sia questa foto di un intraprendente barber-shop che ho preso a prestito dal blog di Enrico M. Porro e che appiccico qui volentieri…

obamaafro

Welcome Barack Hussein Obama II!

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