ecco quel piccolo film che mi è piaciuto.
per come era piccolo, per quanto poco chiedeva, per quanto di poco fosse fatto. non lo conoscevo e non riuscivo neppure ad incastrarlo nella filmografia di Aki Kaurismäki che presumevo di conoscere. e invece no. meglio. meglio così, meglio essere ospitati a casa di un cinefilo e curiosare fra videotapes e dvd e scoprire un cofanetto antologico di produzione francese ed avere il tempo di concedersi una vacanziera visione.
Juha è un film in bianco e nero, quello di Kaurismäki però, che pare far splendere i grigi. Juha è un film muto, o meglio è un film non parlato, con didascalie (poche e quasi inutili), ma con in più la stranezza dell’audio che sottolinea rumori e fruscii e con una colonna sonora talmente naïve e fuori luogo da confondersi in bellezza (appunto: da trovare).
vicenda amorosa, vicenda politica e sociale, vicenda da Kaurismäki pur essendo tratta da un celebre romanzo di ambientazione settecentesca, ma con lo sfondo carteggiato da una Finlandia del secolo scorso (ma non saprei dire quando). non lo racconterò anche perché andrà visto. volevo linkare qualche immagine da YouTube ma pare che pure lì sia un poco sconosciuto. il Morandini lo snobba e questa è già una garanzia. io posso consigliare l’acquisto, il noleggio (sarà dura) o la scorciatoia torrent.
e per finire nell’ordine: rimando ad un sito particolarmente dettagliato, inauguro una rubrica battezzata Kino (saranno pellicole, celluloidi e visioni), mi rendo conto della pochezza di quanto scritto (ma di suggestione solamente volevasi trattare) e dico buon fine settimana a chi lo vorrà.
Bello…l’ho visto anch’io,lo definirei un film molto poetico…colonna sonora bella e sgargiante…Non male per niente anche la colonna sonora di Leningrad cowboy…film tra l’altro grottesco e geniale…Per quanto riguarda il Morandini…credo non convenga consultarlo…lasciamo farlo al “Mollicone”.
Appunto che hai appuntato.
Perché io ricordavo del tango in quel film. Sbagliavo?
Ho la fortuna di poter truccare le carte e cercare in questa rete infinita laddove il cinema è divenuto passione nazionale: in Francia. E tra i siti in francese si trova non molto ma qualcosa.
Ci si potrebbe scrivere sopra a lungo, ma tento il poco per non giocare il ruolo della saputella. Sono semplicemente una debuttante tanghera che raccoglie sfide. Quindi:
Divertentissima la differenza tra la visione di un giornalista svizzero e quella di un parigino che si sono ritrovati di fronte a Kaurismaki che doveva parlare di questo film. Al primo pare abbia fatto quasi paura per quel bicchiere di cognac che continuamente riempiva. E per il suo mutismo. Il secondo è riuscito a chiedere, a capire, a tradurre.
Potrei impegnarmi anch’io nella traduzione di ciò che sono riuscita a sapere ma butto là (qua) solo quello che riguarda la musica del film. E scopro questo bel sito, sempre francese – guarda un pò – che si occupa appunto delle colonne sonore. E faccio uno+uno e tento un riassunto.
Kaurismaki per Juha si affida a un compositore che pare abbia anche recitato in Vita da Bohème, Anssi Tikanmäki.
Ha voluto il rock di chitarre e percussioni per musicare la città e i suoi ambienti. Per la campagna e la terra, il bandoneon del tango, che Kaurismaki ama e considera come “profondo legame tra Finlandia e Argentina, per quella tendenza al melodramma, allo spleen baudelairiano o alla saudade brasiliana della gente semplice che sta alla periferia dell’Europa, come gli irlandesi o i portoghesi”.
Ha voluto Le temps des cerises di Jean Baptiste Clément perché è “un grande ammiratore della Comune di Parigi” e non scherza su questo. Non vuole scherzare su questo. Così dice.
E qui fanno esistere un doppio cd con le musiche scelte dal muto e ironico finlandese bevitore.
Lo troverai? Mentre mi scuso per essere stata prolissa e ciacarona, lo troverai?
curioso come io sia già sulle piste di quel disco.
di difficile recupero, ma è braccato, e di solito non mi scappano.
curioso giungere per vie traverse ed impervie, ma comunque giungervi.
appunto!
e grazie dei preziosi commenti….appunto!
manca….come mancano le pellicole al cinema! soprattutto in questo periodo….
ero io
quel disco era braccato, lo avevo detto.
e appunto eccolo giunto a destinazione, la sua.
lo si può trovare qui.
tanto vi dovevo…
stra-consigliato anche dall’illustre zio di certe sorelle… non mi resta che vederlo!
A proposito di bianco e nero (e tanto grigio sfumato alla Toccafondo),a me Juha di Kaurismaki,mi ha fatto tornare in mente Dead man di Jim Jarmusc,con un Johnny Deep ancora simpatico ed eccezzionale almeno quanto lo è stato nei film di Emir Kusturica,nei panni di un improbabile cowboy dal nome William Blake,omaggio al poeta visionario che saliva le scale che portano alla saggezza,e all’epoca…’700 se non sbaglio…nun se facevano manco le canne…Canne che invece sono quasi certo Kaurismaki se le faccia spesso in compagnia,perchè sento che sono amici, di Jim Jarmusc…Comunque,canne a parte,quel bianco e nero che rapisce,quelle sfumature di grigio,quelle tonalità che fanno odorare i colori,annusare i colori,e trasecolare tutti quelli come me…sono sicuramente parenti…bah…saranno le canne…chi lo sa…E se non ricordo male Dead man ha una colonna sonora di Neil Young,che è più potente del peyote messicano mangiato con uno spicchio d’arancia,un “viaggio” musicale a metà tra le visioni ancestrali e celesti di William Blake,ed un “al cuore Ramon” di Sergio Leone…Bah…saranno sempre le canne…chissà…e…per chi non l’ha visto…Buona visione.
A poposito Borguez…te li immagini Aki Kaurismaki e Jim Jarmusc insieme,con un bicchierino in mano…che si fanno intervistare da qualche bel criticone cinematografico…e ad un certo punto…all’unisono gli dicono…”I nostri film sono andati a Canne…”.Mica male…
“Tigre!Tigre!Di fiamma splendente
nelle notturne foreste
quale mano,quale occhio mortale formò
la tua simmetria terribile?”
William Blake
P.S. continua con kino(tto)…mi piace…
Accetto anche io il consiglio del buon Borguez.
Dato che quei pochi film del Kaurismaki che ho visto li adoro.
Adoro la vena tragicomica de “Ho affittato un killer”
Adoro la freddezza vedicativa de “La fiammiferaia”
Adoro la dignità dei personaggi ne “Vita da Boheme”
Adoro la positività nelle avversità de “L’uomo senza passato”
Adoro la genialità grottesca (…vedi la scena delle lattine di birra…) de “Leningrad Cowboys go America”.
Concordo in pieno con l’accostamento di Costantino a Dead Man di Jaramusch.
Certi personaggi non sono amici per caso…
….Yeah…Mr.Sem…Yeah…Sir Briacamo Sem…Certi personaggi non sono mai amici per caso…Mr. Sem Briacamo…
un film davvero bello!