c’era una volta la celebre diatriba fra Beatles e Stones: non ci ho mai creduto ed ho piuttosto sempre pensato che tutti e due fossero meglio che uno solo di loro. c’era poi chi i Beatles non li ha mai neppure mai voluti ascoltare da nessun altro che non fossero loro: io mi sono sempre divertito ad ascoltare ogni sorta di cover (e ve ne sono a bizzeffe) fosse anche il lattaio che fischiettava in bicicletta. qualcuno non avrebbe mai voluto che venisse profanata quell’aura privata ed assai intima che è costituita da una dozzina di dischi mandati a memoria ed ascoltati sino alla consunzione (dei dischi e della propria anima); come se qualcuno venisse a pretendere di raccontarci la nostra infanzia o il nostro primo amore con parole sue. a questi intrusi, forse, non aprirei la porta. ma se Bill Frisell, dall’alto della sua carriera, decide di raccontarmi il suo John Lennon imbracciando la chitarra e incappando nel più logico (e proprio per questo inatteso) dei tributi, io non posso che mettermi in ascolto.
Bill Frisell All We Are Saying… (Savoy, 2011) è esattamente ciò che sembra, un gesto d’amore e di rispetto, di passione e di bellezza. un grido educato di dolore per questi (quasi) 31 anni che abbiamo trascorso nell’assenza di una delle personalità più straordinarie e controverse della storia della musica. i classici beatlesiani e lennoniani reinterpretati da un quintetto jazz orientato verso un suono “americano” da un violino ed una lap steel a fare da compari a chitarra, basso e batteria (sin troppo quadrata e r’n’r). dire che disco ne sia venuto fuori non compete forse a me: mi sono divertito a condividere alcune mie preferite di Lennon con il caro Frisell (Hold On, Julia, Love) e a riscontrare la sacrosanta e necessaria inutilità di ogni cover che riguarda i Beatles. però è bello farsi raccontare ancora una volta del nostro primo amore e sciogliere il cuore alla nostalgia del tempo fuggito. certo che avrei preferito un Bill Frisell intimo ed acustico come nella conclusiva Strawberry Fields: ma il disco è il suo e John Lennon è di tutti.
buon ascolto, Give Peace A Change!
Bill Frisell All We Are Saying…