John Lurie non sa nulla a proposito di pesca. non lo ha mai saputo. piuttosto possiede un modo tutto sghembo e storto di attraversare le cose e di affrontare la vita, la sua musica e il cinema. e forse è proprio per questo che nel 1992 si prese la briga di pensare, dirigere e soprattutto interpretare un documentario che aveva come argomento principale la pesca. e di comporne una colonna sonora imperdibile.
Fishing with John è composto di 6 episodi distinti in cui il nostro fascinoso eroe dinoccolato si sposta in diversi punti del globo accompagnato da amici alla ricerca dello spot perfetto per la pesca miracolosa, alle prese con mostri marini e leggende locali, come un Achab postmoderno tutto straniato e indolente. dimenticavo: gli amici di Lurie si chiamano Dennis Hopper, Willem Dafoe, Matt Dillon, Jim Jarmusch e uno strampalato singer californiano…
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praticamente una buona parte della cricca che compone la setta dei Figli di Lee Marvin. a Long Island con Jarmusch e nel freddo Maine con Dafoe, in Costa Rica con Dillon e in Thailandia con Hopper alla ricerca del calamaro gigante e nella splendida baia Jamaicana dove è impensabile soffrire di mal di mare…
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dialoghi a dir poco surreali e gags degne dell’epoca d’oro hollywoodiana, come una commedia inutile e stralunata, come il luogo più idoneo dove riporre il pesce pescato. imperdibile l’inizio della terza parte…
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poco meno di 30 minuti di tempo (prezioso ma ben speso) per vedere l’episodio con Tom Waits suddiviso in tre parti. mi auguro che l’inglese non sia l’ostacolo per godersi alcune battute fulminanti.
da tempo non ridevo tanto…
Grande, John Lurie a me sta proprio simpatico, un po’ anche perchè festeggiamo il compleanno lo stesso giorno. Tra l’altro dipinge. Il mio preferito è “I’m a bear. You are an asshole. God is God”
il video è assolutamente divertente e strampalato, l’uomo decisamente affascinante (se mi posso permettere…direi che è il mio tipo), il musicista non si discute e l’attore è perfetto per alcuni ruoli che non ho mai capito se gli li cuciono addosso, oppure se li sa interpretare in maniera superba. se a questo aggiungiamo che dipinge in maniera naif e da titoli memorabili alle sue opere, e che è un saggitario…beh, direi che ci siamo!
bentornata Valentina!
eh quel calamaro ce l’ho io in una teca
il mio preferito è “fuck off! neverending queer…”
il mio “panther outside of house”.
….purtroppo l’inglese è un grosso ostacolo per me!
peccato per l’inglese Hrudi…ma forse è già più di tanto vedere Waits indeciso sul dove mettere la preda e optare per l’interno dei pantaloni, o vedere quelle due sagome improbabili sopra una chiatta a improvvisarsi lupi di mare…
mi pare che tutte le opere di Lurie meritino attenzione e anche le stampe (malgrado il prezzo) siano interessanti … (forse la mia preferita è Man in the Park with Meter)
mi piacerebbe avere la visionarietà di mr.crown e rimirare il suo quadro preferito!
ma non posso chiedere troppo!
si sempre bello….anche nel parlato la voce trascinata di tom è sempre una meraviglia
quanto le sagome impacciate in balia di ondeggiamenti!
look at the mirror
“Mirror, mirror upon the wall, Who is the fairest of all?”
The mirror answered:
“Thou, O Mr.Crown, art the fairest of all,”
scopro con grande amarezza che l’inglese è un ostacolo anche per me, mannaggia! ma fa lo stesso, mi accontento di cogliere qualche frase in qua e in la e di vedere i gesti a tratti esilaranti di due pescatori decisamente fuori dalle righe…
ad un certo punto del primo episodio Waits e seduto nel soggiorno del tipo di colore insieme a Lurie e si parla di pesca, di nomi di pesci e quant’altro. lui pare non capirne un’acca ma se ne esce sbruffone dicendo che in Francia c’è un Cheese Fish, che esiste una roba del genere…lo giurerebbe! tirando fuori tutta la gigioneria maccheronica (hamburgeronica?) di cui è capace…
risate!
grazie borguez!