Rango Bride Of The Zar

il mio omaggio all’Egitto – perché un seppur umile omaggio andrà fatto a questo popolo -non poteva che essere musicale, e, per forza di cose (e di cambiamenti) sarà un disco nuovo e ancor meglio un debutto. questo senza nulla togliere ad una tradizione mastodontica che avrebbe potuto prendere in considerazione personaggi monumentali (Umm Kulthum per non fare nomi), ma quando soffia questo tipo di vento è bene spalancare finestre ed aprirsi al nuovo; e chissà che il vento non superi miracolosamente il mediterraneo.

dei Rango avevo letto mirabilie in proposito alle loro apparizioni al Festival Womad dello scorso anno e indagando sono venuto a conoscenza della loro città di formazione (fondazione) che è appunto il Cairo. questi due spiccioli d’informazione a me bastano per scatenare appetiti curiosi irrefrenabili (anche la foto a dire il vero ci ha messo del suo) e quindi, bardato di profonda ignoranza (non conoscenza), mi sono messo sulle piste del loro disco Bride Of The Zar uscito nel 2010 per l’etichetta 30IPS.
ho scoperto così che il nome del collettivo è il medesimo dello xilophono ligneo che lo stesso gruppo ha salvato dall’estinzione e che nel titolo del disco sono racchiuse le ascendenze orientali (Sudan) della musica di cui il gruppo si fa ambasciatore: lo Zār. una miscela di trance assimilabile allo Gnawa marocchino, ma di matrice pagana e prettamente ascrivibile all’universo femminile. etiopiche e sudanesi le origini appunto, ma diasporiche e contagiose le discendenze. la tanbura è regina della cerimonia assieme a percussioni nordafricane e alle voci che si inseguono nel call and response tradizionale. alle consuetudini della memoria una produzione furba (leggi occidentale) ha elettrificato alcune chitarre e introdotto una eco riverberante da studio di registrazione con moquette: per fortuna il virgulto sano di questo suono non ha subito gravi conseguenze.
dicevo appunto che Bride Of The Zar giunge come una boccata di vento fresco e ristoratore proprio mentre in quel del Cairo un popolo è capace di mettersi di traverso al corso della propria storia per provare a mutarla. visto da qua, da questo paese maledettamente perduto pare uno dei più bei panorami possibili oltre il mediterraneo; accompagnare questa visione con questi suoni è quantomeno gratificante.

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6 risposte a Rango Bride Of The Zar

  1. SigurRos82 scrive:

    Molto interessante, e molto attuale anche!!! 🙂

  2. ghepardone scrive:

    Ciao passo di qui spesso ed attingo per espandere le mie sinapsi, mi sembra perlomeno doveroso un grazie .

    Matteo

  3. mela... scrive:

    Grazie.
    E ‘un album completamente organico e veramente bello.
    Gracias mil

  4. SigurRos82 scrive:

    Ascoltato ieri sera. Trascinante, mi ha contagiato di gioia 🙂

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