scritto proprio così…con il punto finale!
oggi avrei voluto parlare d’altro, ma i dischi possono attendere, lo hanno sempre fatto. avrei parlato di un’altro piccolo entusiasmo, di un retrocopertina o di un buffo anedotto legato a chissà cosa. ma preferisco salutare con il sorriso una decisione presa e rispettabile come lo sono quelle prese in coscienza e coerenza.
Diego chiude il suo pulpito, evviva Diego! le sue motivazioni, sempre che ci riguardino, limpide e chiare come acqua di fonte. nessun dramma, lieve dispiacere, nessun addio e tempo ritrovato da sprecare altrimenti. a questo punto si dovrebbe brindare, come lo si fa sempre (da sempre.. per sempre) con gesto antico e contegno che diviene alcoolico. ma per fortuna (e sottolineo per), le pacche sulle spalle, i brindisi e gli sguardi su questi lidi tecnologici non ci arriveranno presto. quelli sono ancora nelle strade, nei bar e fra la gente. e meno male…
e sono felice che quella musica nel blog saluti il suo commiato. Smog che da subito ci legò e ci trovò affini. In The Pines da A River Ain’t Too Much To Love. senza dubbio, fin qui, il mio disco preferito di questo millennio. talmente vivo nei miei ascolti da non riuscire neppure a scriverne senza che le parole incespichino nelle emozioni. e dunque l’ennesimo grazie a Diego per avermi dato l’opportunità di parlarne e di salutarlo, ricambiando onorato… a presto!
Where there is no obstacle
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So bury me in wood
And I will splinter
Bury me in stone
And I will quake
Bury me in water
And I will geyser
Bury me in fire
And I’m gonna phoenix!
(Say Valley Maker Bill Callahan)
Grazie.
C’è quel barbaresco, là.
Magari stasera lo apriamo.
In realtà avevo proprio deciso di mettere Say Valley Maker, per il commiato…l’unica canzone in grado di avere le mie lacrime ad un concerto.
Poi ho scelto, giustamente, per le non-lacrime e per uno splendido brano di respiro universale.
Si berrà, eccome…
Respiro universale VS Lacrime?
E sia…per stavolta!